La geometria delle aree oggetto del nostro studio si presenta come molto articolata, irregolare ed organica.
Lo spazio confronta la sua geometria complessa, ma unitaria, con un edificio religioso, un monumento storico,
il tessuto dell’antico castello medievale, un’area a uso mercato, una passeggiata con bar attrezzati all’aperto e i
parcheggi.
La volontà del progetto è di valorizzare la forma irregolare e tentacolare degli spazi pubblici della città storica,
conservandone la naturalezza, la ricchezza e l’articolazione. Il progetto sceglie di accogliere il traffico veicolare
locale, mitigandolo e subordinandolo alle altre attività, mimetizzandolo formalmente rispetto al disegno della
pavimentazione. L’intento, dunque, è di poter soddisfare un bisogno di accessibilità (seppur di scala locale), ma
anche di privilegiare la pedonalità sia nella conformazione degli spazi sia nella scelta dei materiali.

La mimesi del territorio calcareo pugliese tramite un materiale a basso impatto ambientale come il cartone alveolare, diviene strumento per organizzare lo spazio di accoglienza dei turisti. L’orografia, realizzata con curve di livello sovrapposte, diviene ora panca, ora espositore, ora mensola, ora display, ora bancone. Il canyon che si viene a creare è intervallato da fogli di laminato, il cui colore determina la personalizzazione delle diverse aree territoriali della Puglia. La scelta del cartone ha la finalità di conferire riconoscibilità all’identità degli uffici del turismo e di essere al contempo manifesto d’intenti da parte della Regione, che si propone di trasmettere ai propri cittadini una rinnovata sensibilità ecologica.

Il progetto articola il percorso espositivo a partire dal vincolo di mantenere la struttura di alcune vasche di depurazione dismesse, di forma circolare. Questo elemento determina la nascita di spazi centrali a doppia altezza, attorno ai quali si sviluppano percorsi espositivi elicoidali.

Il progetto si fonda sulla definizione di due diversi spazi pubblici: il primo legato agli spazi commerciali, il secondo piu’ riservato ed intimo, legato alle residenze. A quota strada, al livello della città si ha una piastra porosa che accoglie gli spazi pubblici legati al commercio: i portici , le gallerie dei negozi, la piazza coperta. Sovrapposto, al livello superiore, si trova lo spazio pubblico di pertinenza delle residenze: un‘area verde e pavimentata di accesso agli alloggi. In questo modo la ricchezza del programma permette di rivitalizzare l’intervento, garantendo sia l’accessibilità per le funzioni a contatto col pubblico, sia la privacy e l’intimità per le funzioni residenziali. Il progetto adotta strategie di disegno passivo in modo da assicurare un’elevata qualità dell’ambiente interno minimizzando i consumi energetici. In particolare: ventilazione naturale, captazione solare, protezione solare con dispositivi frangisole, facciate ventilate in legno.

Il nuovo museo, collocato in un territorio inedificato caratterizzato da suolo rosso ed ulivi, si presenta come un volume puro in intonaco bianco, e corten adagiato sulla linea di terra. Il progetto coniuga gli spazi espositivi (concepiti come dei contenitori illuminati da luce zenitale) con l’offerta di nuovi spazi ricreativi (insediati a piano terra).

La creazione di un nuovo marchio che generi un’immediata associazione d’idee con il mondo olistico-biodinamico e connoti lo spazio, inteso sia come luogo della vendita, ma anche dell’informazione e della relazione, diviene occasione per ripensare i tre elementi (la goccia d’acqua, il chicco di riso e la foglia) e comporli a formare un trifoglio, associato alla sigla sintetica “QB” (quanto basta), acronimo di “Quotidiano Benessere”. Le tre postazioni (cosmesi, parafarmacia ed alimentari), accolgono il proprio elemento (rispettivamente la goccia, la foglia e il chicco) e mimando nelle proporzioni il differente rapporto con il cliente, fungono ora da bancone della mediazione, ora da totem che contrassegna il proprio settore merceologico, ora da espositore. Le scaffalature perimetrali sono connotate da una veletta grafica che definisce le differenti aree tematiche.